Seppur di devozione internazionale, il culto nei riguardi di San Nicola di Myra in Trani non ha mai avuto una grande influenza. Tuttavia, anche Trani ha avuto per alcuni secoli la presenza di una chiesa dedicata al Santo Vescovo in questione. Una presenza caratteristica presente nel quartiere più antico del paese. Il luogo di preghiera era sito in vico della Rosa, nei pressi della via di Ognissanti. Testimonianza viva sono degli affreschi siti sotto l’intonaco della facciata del palazzo.

Alcuni pensano ci sia stata una “damnatio memoriae” nei riguardi del Santo Patrono di Bari, per via delle rivalità tra la città di Trani e quella di Bari stessa. Il naturale e spontaneo paragone col Santo Pellegrino, che ne porta lo stesso nome, ancora ad oggi è vicenda di fatui campanilismi.

Ad oggi in loco non vi sono celebrazioni liturgiche e/o civili verso il protettore proveniente da Myra, che possano onorare tale presenza. Ogni parrocchia e rettoria, tuttavia, stando alle norme liturgiche della Madre Chiesa, celebra il 6 dicembre come memoria obbligatoria. Questo perché Nicola il Santo è protettore dell’Area Metropolitana di Bari, comprendente anche l’Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie.

Articolo di Alfredo Cavalieri

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