La chiesa in questione viene eretta attorno all’anno 1000. È officiata sin dalle origini dai padri Basiliani, di rito greco. Essa è del tutto singolare, anche a livello regionale. Infatti, la rettoria è a pianta greca. Tre sono le navate presenti. Della facciata attuale ben poco è rimasto di quella originaria. Quattro colonne sorreggono la cupola che termina a forma piramidale. Nel 1644 la denominazione cambia intitolandola al santo apostolo, Andrea.

All’interno della chiesa ha sede uno dei due gruppi di preghiera cittadini dedicati al Santo di Pietrelcina, Padre Pio. Tale sodalizio si è creato negli anni ’70 dello scorso secolo. Il fine è quello di vivere il carisma del Santo del Gargano. Si deve l’origine grazie a due figli spirituali del venerato stesso: gli stimatissimi proff. Felice Spaccucci e Giuseppe Curci. Entrambi zelanti della storia patria della città di Trani, dal punto di vista civile e religioso. Si deve a loro la riscoperta del Miracolo Eucaristico avvenuto in paese attorno all’anno 1000, di Giovedì Santo. Valorizzazione che ha indotto l’arcivescovo Giuseppe Carata a collocare la venerata reliquia dell’Ostia fritta, proprio nella chiesa in questione.
L’altare in pietra del 1494, prima esistente in Cattedrale, è stato ivi trasportato. Su di esso sono scolpiti due angeli in adorazione al Ss. Sacramento. Rientra nelle prime testimonianze del prodigio eucaristico. Sulla mensa è stata collocato il tabernacolo ove all’interno vi è il reliquiario. Il primo è dono dell’Arcivescovo Carata (1974); il secondo è dono del nobile Fabrizio de Cuneo (1616).
Il Gruppo di preghiera precedentemente menzionato cura e mantiene viva la devozione nei riguardi del Santo Pio. Annualmente un triduo di preghiere anticipa la memoria liturgica del 23 settembre. Essendo di piccole dimensioni la chiesa di s. Andrea, le liturgie sono svolte presso altre chiese. Se ne ricordando le seguenti: San Domenico (duomo della città); Santa Chiara; Basilica-Cattedrale; Sant’Antonio da Padova. Il giorno della festa si svolge una peregrinatio dalla chiesa ove si è svolto il triduo sino alla rettoria presa in considerazione.

Da un anno circa la chiesa è tornata meta di grandi pellegrinaggi da parte dei fedeli che, curiosi ed entusiasti, si recano a venerare le sacre Reliquie dei frammenti azzimi fritti. Il segno eucaristico è un aiuto per la fede cittadina ed extra. Tanto che molti pellegrini si recano da ogni parte d’Italia ed oltre.
Articolo di Alfredo Cavalieri