La seconda immagine della Processione Penitenziale dei Sacri Misteri di Trani che si tiene il Venerdì Santo è del Cristo che istituisce il Santissimo Sacramento dell’Eucaristia. L’evangelista Matteo permette una reale comprensione (26, 26-29): Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: «Prendete e mangiate; questo è il mio corpo». Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell’alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati. Io vi dico che da ora non berrò più di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio».

L’effige rappresenta Gesù che sorregge nella mano sinistra il calice contenente l’ostia; con la destra indica verso l’alto, verso il Padre, ricordando alla sua divina figliolanza. I proff. Spaccucci e Curci, nel loro libro “Storia dell’ostia miracolosa di Trani” (1989), viene evidenziata l’ammissione della Confraternita di San Michele alla processione di penitenza del venerdì santo. Questo atto è datato 18 aprile 1878. Così, il suddetto sodalizio di fedeli, commissiona a proprie spese l’effige che viene collocata come prima in processione, quindi come ultima nelle collocazioni. Posto poi assegnato all’entrata in Gerusalemme. La realizzazione è assegnata ad Eugenio Maccagnani, noto cartapestaio di Lecce. La statua è stata conservata per un buon numero di anni presso la parrocchia di San Michele, poi soppressa ed istituita rettoria. Ad oggi è sita presso la Basilica Superiore della Cattedrale. In processione, il venerdì santo, è condotta a spalla da quattro confratelli del sodalizio intitolato all’arcangelo Michele.


