Seguendo il Passio, l’evangelista Luca al capitolo 22, versetti 43-46 descrive il conforto che Gesù riceve nel mentre prega nell’Orto degli Ulivi.  Utilizza le seguenti parole: Gli apparve allora un angelo dal cielo per confortarlo. Entrato nella lotta, pregava più intensamente, e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadono a terra. Poi, rialzatosi dalla preghiera, andò dai discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza. E disse loro: «Perché dormite? Alzatevi e pregate, per non entrare in tentazione».

Collocata a seguito del Cristo orante nel Getsemani, l’immagine dell’Angelo Confortatore è interamente in legno. E’ rappresentato un angelo. Questi nella mano sinistra sorregge un calice e con la destra sostiene una croce nella quale è appoggiata una corona di spine. Sono i segni ed i simboli della imminente crocifissione. Non si fa menzione di suddetto simulacro nel libro “Storia dell’ostia miracolosa di Trani” (1989).

L’effige è condotta processionalmente, sin dalla sua realizzazione, dalla congrega di San Luigi Gonzaga. Attorno agli anni ’60 dello scorso secolo, si è dato il termine alla vita propria di sodalizio, per mancanza di iscritti. Così, ad oggi, la statua è sorretta in processione da quattro confratelli scalzati, appartenenti alla Confraternita dei Ss. Angeli Custodi. Il simulacro è conservato nella Basilica Superiore della Cattedrale. 

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