La chiesa rettoriale di Sant’Antonio, Santuario Diocesano, è l’unica chiesa di Trani sita sul corso principale (Vittorio Emanuele II). Nel 1949 i coniugi Lapietra-Laurora acquistano il terreno con l’intento di costruirvici, su di esso, una chiesa da dedicare al Santo di Padova. L’atto è controfirmato dall’Avv. Francesco Intonti. Il 16 Aprile del 1950, S.E. Rev.ma Frà Reginaldo Maria Addazi, Arcivescovo di Trani-Nazareth e Barletta ed Amministratore perpetuo di Bisceglie, presiede il rito della Messa della Prima Pietra. Questo è un “rito simbolico” della Chiesa cattolica che da inizio ai lavori di costruzione vera e propria degli edifici di culto. Il progetto è dell’Ingegner Fabiano. L’esecuzione della costruzione è assegnata all’impresa Alfonso Alfonsi. A distanza di poco tempo, il 18 Novembre del 1951, la consacrazione del nuovo fabbricato di culto. 

Di enormi dimensioni è l’aula liturgica. Unica è la navata. Diversi gli altari laterali in essa presenti. Sul muro perimetrale destro: alla Vergine Immacolata Maria ed a Sant’Antonio; sul muro perimetrale sinistro: a San Giuseppe, sposo di Maria ed a Sant’Annibale Maria Di Francia. Sul presbiterio è presente il tabernacolo contenente la SS. Eucaristia. Sopra alla presenza viva di Gesù, una grande statua di questi, in bronzo, intento ad abbracciare tutti coloro che nel luogo di preghiera si recano. È come se il Cristo accogliesse a braccia aperte i cuori e le menti dei pellegrini. È proprio il notevole flusso di fedeli che, quotidianamente, fanno della chiesa di Sant’Antonio un luogo dove avviene un sano via-vai di gente. Constatato l’eccessivo numero di popolo di Dio, l’Arcivescovo S.E. Rev.ma Mons. Giuseppe Carata, ha eletto la rettoria a Santuario Diocesano.

Adiacente al tempio, vi è l’Istituto Antoniano Femminile (ex Orfanotrofio). La gestione spirituale e fisica è assegnata alla Figlie del Divino Zelo. Desiderato, coniato e concretizzato dal Sacerdote Annibale Maria Di Francia, quest’Ordine religioso ha il carisma di accogliere tutti e tutte coloro che, spesso, sono dalla società messi da parte. Altro carisma è il “rogate”, la preghiera. Le suore, infatti, promuovono azioni di discernimento vocazionali femminili, assieme ai padri Rogazionisti per quanto concerne il ramo maschile.

Quotidianamente presso la chiesa in considerazione vi è la celebrazione di due sante messe. Notevole è il concorso di cittadini ed extra. Il cuore di tutto l’anno liturgico è la solennità di sant’Antonio. Giugno è il mese dedicato al Patrono di Padova. I festeggiamenti a Trani però hanno inizio dal 1° Giugno: solennità di Sant’Annibale Maria, padre fondatore dei religiosi e delle religiose. Un triduo anticipa la festa del Di Francia. La solennità è arricchita da molteplici celebrazioni in suo onore. La tredicina invece fa da sipario alla solennità di Sant’Antonio. Festa che culmina il 13 di Giugno con le sante messe solenni e la processione di gala serale. Emozionante è la partecipazione dell’intero Istituto di mamma coi loro piccoli. Tutti presenti sotto lo sguardo del protettore.

La città intera sente suo il legame con la chiesa sopraccitata. Il perché lo si evince da un sano attaccamento affettivo verso coloro che, impossibilitati, costantemente sono sostenuti dalle Suore e da un numero (discreto e segreto) di benefattori. Questa realtà sprona i cuori del paese ad un aiuto vero, secondo la carità cristiana. E’ una presenza viva di quelle opere di misericordia corporali e spirituali.

Articolo di Alfredo Cavalieri

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