Sita in via Ognissanti, la chiesa rettoriale di Ognissanti ha antiche origini. Essa viene edificata nella prima metà del secolo XII. Sorge nell’ex cortile dell’Ospitale dei Templari. Questi ne possiedono la proprietà sino alla loro soppressione, avvenuta nel 1312. Suddivisa in tre navate grazie a delle artistiche colonne in marmo, il tempio manifesta uno scenario prettamente romanico.

Dallo specchio del porto si espongono le tre artistiche absidi. Particolare è l’opera d’arte che arricchisce la cornice del portale d’ingresso. Essa è ornata di ricche sculture che ricordano l’Annunciazione.
Ha sede, infatti, sino agli anni ’70 dello scorso secolo, la Confraternita omonima. Sodalizio che, a causa della secolarizzazione impetrante, ha vissuto la sparizione. Seppur esistente in maniera giuridica, sotto la direzione di un legale rappresentante. Questi è il parroco pro-tempore della parrocchia zonale (di San Giovanni). Attualmente è il canonico Don Michele Cirillo. La chiesa è ancora oggi definita “dei Templari” per via del vetusto ricordo storico. È stata sede della parrocchia omonima. Il canonico Mons. Fabiano è stato l’ultimo sacerdote a reggerne la direzione spirituale. Soppressa presso la rettoria in questione, la parrocchia di Ognissanti è stata giuridicamente innestata nel Santuario della Madonna di Fatima. Il titolo è stato per un notevole numero di anni: Parrocchia di Ognissanti in Madonna di Fatima. Ad oggi quest’ultima chiesa ha soppiantato il titolo, dando spazio al nome della Vergine Maria venerata col titolo della città del Portogallo.
Di notevole felice ricordo è il rettorato del canonico Don Mauro Sarni, molto impegnato nella valorizzazione della chiesa in questione. Notevole è stato lo slancio liturgico-pastorale che ha attuato all’interno. Basti pensare che, lo stesso presbitero, avrebbe desiderato rimettere su il sodalizio ormai estinto. Don Mauro ha provveduto alla realizzazione della teca, ove contenere l’effige della Ss. Annunziata. Ha restaurato quest’ultima. Come anche ha reso preziosa la presenza della Ss. Eucarestia, attraverso l’utilizzo di balaustre, conopei e così via. Indimenticabile è il ricordo della Settimana Maggiore (o Santa). Nel giorno di Giovedì Santo si è sempre provveduta alla realizzazione di una sorta di altare della passione. L’effige della Ss. Addolorata esposta accanto a quella del Cristo morto. Tutto adornato da una mistica atmosfera arricchita di lampade votive e di cerotti.


“La Madonna al Purgatorio incontra il figlio”. E’ una tradizionale affermazione che il popolo tranese assegna al tempio in analisi, circa la processione della Ss. Addolorata. Nella pietà popolare, la chiesa, sembra quasi ricordare quell’incontro che la Madonna ha attuato nei confronti del Signore Gesù, durante la salita al Calvario.

Ad oggi Ognissanti è sede dei “Poveri compagni d’armi di Cristo e del tempio di Salomone”, definiti Cavalieri Templari. Questi è un ordine cavalleresco di origini medievali. L’Ordine provvede allo zelo dell’edificio di culto, rendendolo luogo accogliente nei riguardi dei fedeli cattolici. Una volta al mese è vissuta la celebrazione dell’eucaristica.
Articolo di Alfredo Cavalieri


