Apparsa a Fatima per la prima volta il 13 Maggio del 1917, la Vergine Santissima più volte, in diversi luoghi e in tempi a noi pervenuti con esattezza, ha riconciliato i cuori riconducendoli a Dio Padre.

A distanza di venticinque anni dalle apparizioni avvenute nella cittadina del Portogallo, in Trani un nuovo inizio. Un sacerdote religioso da inizio alla devozione nei suoi riguardi. Rettore della chiesa di san Donato, Padre Gerardo Onorato (rogazionista) è il suo nome. Durante la novena alla Ss. Immacolata del 1942, i cuori dei tranesi si infervorano nella devozione alla Madonna. Il presbitero invita i convenuti a realizzare una statua della Vergine di Fatima. La chiesetta citata è troppo piccola. Necessita la costruzione di una nuova struttura. Così, nei pressi di via Corato, l’inizio della costruzione.

Il 15 Maggio 1955 S.E. Rev.ma Mons. Reginaldo Giuseppe Maria Addazi o.p., pone la prima pietra. In maniera rapida la costruzione del maestoso tempio. Il 13 Maggio 1957 la dedicazione e consacrazione dello stesso. La struttura in considerazione è a forma di “M”, a ricordare la lettera iniziale del Ss. nome della “tutta pura”. Le misure possono così essere distinte: lunghezza (esterna) metri 50; lunghezza (interna) metri 45; larghezza (esterna) metri 20 ed infine larghezza (interna) metri 15.

L’aula liturgica è suddivisa in tre ampie navate. Sulla parete absidale, retro all’altare principale, vi è un mastodontico mosaico. Esso rappresenta il trionfo del Cuore Immacolato di Maria. Desiderato da Padre Onorato, l’opera d’arte è stata realizzata dalla “Scuola del mosaico di Montepulciano” (Siena). L’altezza è di metri 150. I pannelli che ne compongono l’opera sono n. 172. Maria Ss. è al centro del mosaico. Verso di lei, dai quattro punti cardinali, vi si dirige tutto il genere umano. Essi sono appartenenti ad ogni tipo di etnica, cultura, popolo, età, stato di vita e di salute. Da lei ottengono misericordia ed accoglienza, verso il Regno dei Cieli.

È stato benedetto da S.E. Rev.ma Mons. Giuseppe Maria Carata (ultimo arcivescovo metropolita di Trani), il 13 Ottobre 1986. La guida spirituale, dalla fondazione ad oggi, è assegnata alla Congregazione dei Rogazionisti del Cuore di Gesù. Ordine fondato dal sacerdote Annibale Maria Di Francia (oggi santo) che, ha fatto del “rogate” uno stile di vita, di vocazione profonda. Affiancati dalle Figlie del Divino Zelo, le due presenze fanno del santuario un punto di riferimento per l’intera comunità cittadina ed extra.

La chiesa è parrocchia. Inizialmente, soppresso la parrocchia del Purgatorio (presente ad Ognissanti), questa viene inserita giuridicamente nella chiesa presa in analisi. Viene quindi a crearsi la così definita “Parrocchia del Purgatorio in Madonna di Fatima”. Successivamente il titolo del Purgatorio viene soppresso per dare spazio alla titolare della chiesa. Il notevolissimo flusso di gente permette di ottenere il titolo di santuario diocesano.

L’Associazione omonima presente nella struttura è ausilio per la devozione mariana. I festeggiamenti annuali sono vissuti con grande trepidazione. Non vi è una semplice novena, ma un mese mariano intero. Dal 1 al 31 Maggio notevoli sono gli appuntamenti liturgico-pastorali. Dalle sante celebrazioni ai convegni; dai momenti di aggregazione parrocchiale ai tornei e così via. Il santuario della Madonna di Fatima è sintomo di quell’appartenenza al Cuore santo di colei che ha dato al mondo il figlio di Dio. Nessuno si sente estraneo in questa appartenenza, perché collante di legame affettivo vero e sincero. Il notevole numero di matrimoni vissuti all’interno del tempio ne fanno motivo di affidamento, in quel patto di amore eterno.

La comunità parrocchiale è attiva ed incoraggiante in ogni attività proposta. Il grest (oratorio) riunisce tanti piccoli che, sin dalla tenera e dolce età, si avvicinano a Gesù attraverso momenti ludici e di preghiera. I campiscuola divengono trasporto e parentesi relazionale e culturale. Le strutture permettono la pratica del calcio. Nel racconto di vita di molti cittadini, un buon numero di popolazione afferma di aver condotto i propri piccoli presso il Santuario della Madonna. I “famosi” giochi messi a disposizione negli spazi adiacenti oggi hanno un invito: il sorriso e la bellezza. Sì, per esattezza si chiama: “Parco giochi del sorriso Nicole”. Ci sono volti mai destinanti a spegnersi, come per lei. Alcuni raggi riflettono ancora e, come nel nostro caso, non si può far altro che attingere da una giovane brillantezza. Quella che per sempre, sin da ora, illumina i convenuti baciandoli col bello di essere battezzati e con la luccicanza di illuminare gli altri, nel cammino verso la gioia eterna, che ha inizio da questo mondo.

Articolo di Alfredo Cavalieri

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