Madonna dei Martiri

La città di Molfetta ha un antico e forte legame con il mare e sin dalla prima metà del XIX secolo i marinai hanno eletto la Madonna dei Martiri, venerata nell’omonimo santuario, a loro protettrice. Quello molfettese è infatti un popolo marinaio: migliaia erano i molfettesi impiegati nella flotta peschereccia locale che comprendeva centinaia di battelli.
L’8 settembre 1846 la statua della Vergine, opera dello scultore napoletano Giuseppe Verzella, fu posta su due bilancelle a vela e trasportata fino alla banchina dell’antico Seminario, accanto al “Duomo vecchio”.

Da questa iniziale consuetudine prese piede la tradizione della Sagra a mare, che si ripete annualmente con grandissimo concorso di popolo, compreso un numero considerevole di emigrati, che per l’occasione tornano da tutto il mondo nel paese natio.
Anche oggi che, con la crisi, il numero dei pescherecci si è paurosamente assottigliato, il privilegio di essere scelti per il percorso a mare della processione costituisce motivo di orgoglio, ma anche di grande responsabilità, per gli equipaggi delle barche prescelte.
La festa della Madonna, come da quel lontano 1846, si esplica in tre giorni della prima decade di settembre (7, 8, 9) e coincide con la Fiera di Molfetta, accordata nel 1399 da Ladislao di Durazzo.
Occasione per secoli di proficui scambi commerciali, la Fiera della Madonna dei Martiri si è trasformata, negli anni del “benessere”, in una variopinta e gioiosa festa cittadina che culmina, nelle serate principali, con un appassionante concorso di fuochi pirotecnici tra i migliori maestri artigiani del settore. Tale spettacolo coinvolge ogni anno migliaia di persone di tutte le età, anche provenienti da altre città, disposte ad affrontare ingorghi paurosi e code snervanti, pur di riuscire a conquistare il posto più idoneo per goderlo al meglio e commentarlo poi con grande felicità.