Ottavario del Corpus Domini

Sebbene non confermata da alcuna fonte documentaria, l’istituzione della festa dell’Ottavario del Corpus Domini, che per Ruvo costituisce la festa Patronale per eccellenza, sembra trovare fondamento in una tradizione popolare tramandataci oralmente. Secondo tale tradizione, infatti, la festa sarebbe stata originata da un increscioso episodio che ebbe come protagonista il Duca di Andria e Conte di Ruvo (non è dato sapere con certezza chi dei Carafa), il quale tornando da una battuta di caccia svoltasi in contrada “Parco del Conte”, faceva ingresso in paese proprio mentre era in corso di svolgimento la processione del Corpus Domini. Il notevole disturbo arrecato dallo scalpitio e dalle impennate premeditate dei cavalli, crearono scompiglio all’ incedere della processione,provocando lo sdegno e la rabbia della popolazione che inveì fortemente contro il Conte, sfiorandone addirittura il linciaggio. In quel momento il cavallo del “signorotto”, sembra si sia inginocchiato dinanzi all’ ostensorio portato dal Vescovo e tra lo stupore generale il Conte Carafa promise che avrebbe fatto ripetere la festa e di conseguenza la processione, otto giorni dopo, celebrandola con massima solennità e sfarzo e che sarebbe stato lui stesso a reggere l’ombrello accanto al Santissimo Sacramento durante le benedizioni innanzi agli altari eretti in corrispondenza delle quattro porte di accesso alla città.

Negli anni ’40 del secolo scorso, il parroco di S. Giacomo Apostolo, Don Francesco Caldarola senior, raccolse questa tradizione orale e fece realizzare da Mario Prayer, nel cappellone del SS.mo Sacramento in S. Giacomo, un affresco riproducente la scena dell’istituzione della processione dell’ Ottavario del Corpus Domini, permettendo di tramandare anche visivamente una tradizione popolare scarsamente nota alle nuove generazioni.

Fonte: www.ottavarioruvo.wix.com