Il percorso che ci apprestiamo a vivere, sin da questa prima Settimana del Tempo di Quaresima, ha finalità storico/descrittive di quella che viene a crearsi nel corso dei secoli, sino ad essere descritta come processione “dei Misteri”.
Essa non è una semplice sequela di rappresentazioni della Passione di Gesù il Cristo. Il corteo sacro nasce a seguito a seguito di un evento miracolo legato all’Eucarestia. Intorno all’anno 1000, una Donna ha desiderato comprendere se nel pane consacrato vi fosse realmente la reale presenza. Così, ottenuta un’ostia consacrata e trasportala nella sua dimore, ha immerso quest’ultima nell’olio bollente. Immediatamente quell’ostia diviene carne di Cristo, prenseza viva e vera dal quale fuoriesce notevole presenza di sangue. Avvertito l’Arcivescovo di Trani, questi racatosi presso il luogo dell’evento, ha raccolto i frammenti eucaristici. Avvolti in un panno, li ha trasportati a piedi scalzi nell’antica Cattedrale della città. Facendo così si è indetta la prima, originaria, processione di penitenza e di riparazione, ad oggi “dei misteri”.
Di anno in anno la processione si è sempre svolta, con partecipazione di fedeli a piedi nudi in segno di riparazione all’atto scaturito dal dubbio. Lungo il tempo, diversa è stata l’organizzazione della stessa. Inizialmente vi partecipa la congregazione dei Bianchi, fondata proprio a seguito del miracolo. Col tempo poi vi si è aggiunta sempre più la presenza dei cristiani e dei sacerdoti. La reliquia eucaristica portata per le strade della città è la caratteristica.

Solo nel 1600 vengono aggiunte alla stessa le immagini della Passione del Salvatore. Ogni statua rappresenta i momenti salienti ed ultimi della vita di Cristo. Esse sono condotte a spalla e a piedi scalzi dai confratelli appartenenti alle congreghe presenti in loco.

Nel 1700 la reliquia miracolosa viene sostituita dalla presenza viva e reale di nostro Signore: un’ostia consacrata. Questa, inserita in un’urna d’argento, portata a spalla da sacerdoti scalzi. Con le invasioni degli spagnoli, nel 1799 l’urna viene derubata. Fino al 1937 se ne utilizza una in legno. Per volere di mons. Giuseppe Maria Leo, nel 1938, ne viene realizzata una nuova in argento. È una grande opera artistica della Ditta Pesce di Bari. La presenza eucaristica è stata omessa e soppressa dalla settimana santa del 1987. Infatti, ad oggi, è stata sostituita la viva presenza di Gesù da un frammento a reliquia della santa Croce.
Il corteo riparatorio è stato vissuto in giorni differenti sin dalle origini: Giovedì Santo, Venerdì Santo, Sabato Santo. Dalla settimana santa del 2000, per volere di Mons. Giovanni Battista Pichierri, la processione si svolge il venerdì santo dalle ore 20. Partenza dalla basilica Cattedrale.

Pian piano, lungo queste settimane, comprendere le immagini sacre trasportate per alcune vie del centro storico ed il loro collegamento col Vangelo di Gesù. Una nuova chiave di lettura della processione così da comprenderla sino in fondo ed in maniera vera ed approfondita.

Articolo di Alfredo Cavalieri

Lascia un commento