Il Venerdì di Passione nella Chiesa di S. Domenico inizia con la celebrazione di tre Sante Messe alle ore 8,30 – 9,30 e 10,30. Nel pomeriggio, alle ore 17,00 vi è la tradizionale esecuzione di una marcia funebre “a piè fermo” in piazza Menotti Garibaldi (dove c’ è la torre dell’ orologio). Subito dopo inizia la processione. Ad aprirla è la grancassa che con colpi gravi annuncia l’ avanzata della statua. Seguono, disposte a coppie su due file parallele, le devote con ceri accesi e “scapolari”; subito dopo, al seguito del gonfalone listato a lutto, le consorelle con “l’abitino” di colore nero sul quale spiccano le iniziali M (Mater) e D (Dolorosa). La croce penitenziale annuncia la sequenza dei confratelli. Questi vestono con un camice di colore bianco e al cinto un cordone di colore azzurro. Come copricapo indossano la “buffa”; essa era in uso al tempo delle Misericordie, serviva a coprire il volto e impediva a chi riceveva un’opera di carità, di riconoscere il suo benefattore. I confratelli si dispongono secondo l’ordine di anzianità. Quindi, alle ore 17,30 compare sulla soglia della Chiesa di San Domenico, venendo fuori dalla penombra e dondolando, tra nuvole d’ incenso, la bellissima Immagine della Desolata, tutta vestita di nero e con un velo che la copre “dal capo insino al piede”, secondo le parole di un canto del Settenario a Maria SS. Addolorata che viene eseguito a Molfetta.

Testo tratto da “La mia Settimana Santa”

A seguire alcuni scatti nella GALLERIA FOTOGRAFICA e il video della processione.

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