Trani

PROCESSIONE DELLA B.V. ADDOLORATA

Un periodo particolare suggestivo della tradizione tranese è la settimana Santa, pertanto citiamo i Sepolcri del giovedì Santo, ossia la solenne esposizione dell’Ostia consacrata, pratica liturgica comune alla Cattolicità che prende il nome di Sepolcro. A Trani le varie parrocchie cittadine aiutate dalle rispettive confraternite si impegnano ogni anno preparando dei Sepolcri suggestivi che portano i cittadini tranesi a riversarsi nelle vie e ad andare di chiesa in chiesa. La tradizione vuole che bisogna visitarne almeno sette. Una delle tradizioni più suggestive però che la città vanti è la processione dell’Addolorata organizzata dall’Arciconfraternita SS. Addolorata che si svolge nelle primissime ore del mattino(solitamente dalle ore tre) del Venerdì Santo. La processione percorre quasi tutte le vie della città, passando per i Sepolcri delle chiese seguita da una numerosa folla di devoti e non. L’uscita della “Madonna di notte”, come chiamano semplicemente i Tranesi, è fissata alle tre del mattino dalla chiesa di Santa Teresa, che è la stessa dove si venera la statua che viene portata processionalmente.

PROCESSIONE DEI MISTERI

Si svolge la sera del venerdi sera la Processione dei Misteri, composta da ben quindici immagini sacre, parte dalla Cattedrale e si snoda per le vie più antiche di Trani, vede la partecipazione alla quale di tutte le confraternite cittadine ed è organizzata dall’Arciconfraternita del SS. Sacramento. Questa processione è nata per ricordare un miracolo eucaristico avvenuto in città nell’ XI secolo; infatti il gonfalone che apre il corteo presenta la scritta “S.P.Q.R” che indica la presenza dell’Impero Romano d’oriente durante questo miracolo. Fino al 1986 veniva portato da quattro sacerdoti a piedi scalzi il Santissimo in segno di riparazione al miracolo ma attualmente, invece, viene portata una reliquia di un pezzo della croce. Questa processione ha spesso cambiato giorno infatti dal Giovedì Santo si è passati al Venerdì, in seguito al Sabato (per la liturgicità del giorno) per poi ritornare al Venerdì Santo (fino al 2006 alle ore 17.00) alle 20.30.

MIRACOLO EUCARISTICO

A Trani, intorno all’anno Mille, nella chiesa di Sant’Andrea già di San Basilio, una donna ebrea partecipò alla comunione con intenzione sacrilega: occultata l’ostia in un fazzoletto, arrivata a casa la mise in una padella piena d’olio per friggerla, allo scopo di “fare esperienza se era pane o no”, come racconta nel suo “L’innamorato di Gesù Cristo” fra Bartolomeo da Saluthio, al secolo Bartolomeo Campi, che ci ha lasciato un resoconto scritto dell’episodio.

Ma la particola si sarebbe trasformata in carne, cominciando a sanguinare in modo tale che “allagava per tutto quella maledetta ed essecandra casa”, prosegue il racconto. Alle grida della donna spaventata accorse gente, e il vescovo della città, informato dell’accaduto, recatosi sul luogo recuperò la reliquia, portandola poi in processione nella cattedrale cittadina, dove venne conservata in una teca d’argento, per essere trasferita successivamente nella chiesa di Sant’Andrea, dove si trova attualmente. La casa dove si sarebbe verificato il prodigio fu trasformata nel 1706 in una cappella dedicata al “Santissimo Salvatore”, come ricorda Antonio Paoli, allora vicario generale della diocesi, in uno scritto del 1719, “Vita di San Nicola Pellegrino”, dedicato al patrono cittadino.

I due frammenti dai quali è composta la reliquia vennero esaminati in diverse ricognizioni ecclesiastiche, l’ultima delle quali è avvenuta nel 1924, in occasione del Congresso Eucaristico Interdiocesano.

Una solenne processione detta dei Misteri, che si tiene durante la sera del Venerdì Santo, ricorda attualmente l’episodio ricordato come Miracolo eucaristico di Trani.